Giovedì 17 maggio alle ore 18.00 il Madre ospiterà la presentazione del volume LIVE (Rogiosi editore), catalogo dell’omonima mostra di Marco Abbamondi, a cura di Carla Travierso, che si è tenuta presso gli Appartamenti Storici e Retrostanze del Settecento della Reggia di Caserta dal 3 – 25 novembre 2017, ed è stata realizzata con la collaborazione della Galleria Paolo Bowinkel. Alla presentazione interverranno, con l’artista, la curatrice Carla Travierso e Vincenzo Mazzarella, responsabile arte contemporanea della Reggia di Caserta, introdotti dal direttore del Madre Andrea Viliani.
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Il volume contiene, oltre ad una prefazione del Direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, un testo critico della curatrice Carla Travierso, un intervento dello stesso artista e una selezione di immagini fotografiche di Maurizio Esposito, che testimoniano il dialogo fra le opere di Marco Abbamondi e gli Appartamenti storici della Reggia di Caserta. LIVE presenta una raccolta cronologica di 28 lavori esposti, dalla prima collezione Ex-stasi passando per Bellesguard fino a Lands e Puro Pigmento, oltre a un’inedita installazione Pigment Mat.
Il progetto espositivo includeva, nella seconda stanza, la collezione Lands esposta precedentemente al Metropolitan Museum di Tokyo, che attraversa un percorso linearmente progressivo e cronologico di ricerca e avvicina l’osservatore alla poetica dell’artista e alla forza espressiva dei suoi lavori. Il volume presenta, inoltre, alcune serie di opere che Abbamondi ha realizzato nell’ultimo anno con pigmenti naturali reperiti durante i suoi viaggi in Giappone e in Marocco.
Marco Abbamondi (Napoli 1974) ha cominciato la sua attività artistica nel 1999 con lavori su tele e legno che interpretavano con tratti iperrealisti architetture di Napoli – in linea con le ispirazioni e le tematiche della sua ricerca artistica, incentrate sulla città, la sua storia e le sue tradizioni culturali. Successivamente il suo lavoro si concentra sul rapporto “fisico” con la materia, con la tela, con l’oggetto, con gli elementi da forgiare, manipolare, impastare; un insaziabile istinto di “toccare” e “sentire” la materia tra le mani. Un rapporto “tattile” e “sensitivo” con essa. La fragilità dell’esistenza è il tema predominante delle opere di Abbamondi, siano esse installazioni o quadri-sculture, in cui l’artista cerca di evidenziare l’influenza del mondo sulle cose. L’ispirazione arriva dalla Natura: figure biomorfe segnano decisamente il suo stile. Appare evidente la liaison tra la materia naturale che Abbamondi manipola – legno, cemento, pigmenti puri, sughero – e le forme “naturali” a cui si ispira. L’ispirazione si fonde con la manipolazione, fusione di materia e concetto. I suoi lavori sono stati esposti in diverse gallerie e fiere nazionali ed internazionali, presso la Reggia di Caserta (2017), il Metropolitan Museum di Tokyo (2016), il Parco Pausilypon / Museo Nazionale Archeologico Napoli (2014), la LA Artcore Los Angeles (2010), il Westchester Italian Cultural Center New York (2009).
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